Gamescom 2018 (c) Julia Malcher PVM Production

I videogiochi svizzeri a San Francisco

Ogni anno, a marzo, San Francisco diventa il centro della creazione videoludica ospitando la Game Developer’s Conference (GDC), che riunisce circa 30’000 professionisti del settore e definisce le tendenze per l’intera industria dei videogiochi. Sotto il marchio SwissGames, una delegazione composta da 19 aziende e studi di tecnologia svizzeri partecipa all’edizione 2019 della conferenza.

Piccole dimensioni, ma grandi talenti: quest’anno la Svizzera vanta una delle più importanti delegazioni nazionali alla GDC Play, l’evento chiave per l’industria dei videogiochi che si tiene negli Stati Uniti. Sembra difficile immaginare la Svizzera come un Paese produttore di videogiochi, eppure le sviluppatrici e gli sviluppatori svizzeri si distinguono sempre di più in occasione delle fiere e dei festival dedicati a questo settore.

Gamescom 2018 (c) Julia Malcher PVM Production

SwissGames – l’unione fa la forza

Dal 2010, la Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia svolge un ruolo pionieristico nel supporto ai media interattivi e aiuta gli attori della giovane industria digitale svizzera a farsi conoscere sia entro i confini nazionali che all’estero.

Pro Helvetia organizza delegazioni sotto il marchio SwissGames, creato per dare la massima visibilità agli studi svizzeri in occasione di grandi eventi come GDC, Gamescom a Colonia o Nordic a Malmö.

L’industria dei videogiochi si sta organizzando e sta diventando sempre più professionale: l’Alta scuola delle arti di Zurigo (ZHdK), l’Alta scuola d’arte e di design di Ginevra (HEAD) e in seguito anche la Scuola cantonale d’arte di Losanna (ECAL) hanno lanciato diversi corsi di studio per il conseguimento di diplomi di master e bachelor in Game design, diventando veri e propri incubatori di talenti. La creazione di associazioni quali la SGDA (Swiss Game Developers Association) o l’IGDA Switzerland Chapter nonché di piattaforme come Ludicious, Epic Game Jam o Numerik Games contribuiscono a strutturare il settore e ne promuovono lo sviluppo.

Grazie a questi sforzi congiunti, in meno di dieci anni la produzione svizzera di videogiochi è passata da una manciata di sviluppatori isolati a più di 120 tra studi e startup. La comunità svizzera dei videogiochi si presenta unita sotto l’hashtag #SwissGames e suscita un interesse sempre maggiore a livello internazionale.

SwissGames delegation at Swiss Pavilion - GDC 2019 - Photo by Riccardo Ferraris
SwissGames delegation at Swiss Pavilion - GDC 2019 - Photo by Riccardo Ferraris 

A San Francisco

Patria della Silicon Valley e di Hollywood, la California è terreno fertile per le tecnologie creative. Presente sul posto da diversi anni con il sostegno di Pro Helvetia, swissnex San Francisco funge da catalizzatore dell’innovazione svizzera e ogni anno, insieme a Pro Helvetia e a Dart, fornisce supporto alla delegazione SwissGames.

Per gli studi svizzeri selezionati il soggiorno a San Francisco è un’opportunità unica per misurare la notorietà dei rispettivi giochi e progetti in occasione dei vari eventi previsti durante la settimana: riunioni di presentazione con esperti dell’industria, dimostrazioni promozionali insieme ad altri studi europei (Courage XL, European Game Showcase), piattaforme di networking (Game Connection America e MeetoToMatch) e presenza nello stand SwissGames alla GDC nel settore GDC Play, che comprende la maggior parte degli sviluppatori emergenti e indipendenti. Composta da 19 aziende e studi di tecnologia, quest’anno la Svizzera è la terza delegazione più importante tra quelle presenti alla GDC.

Una delegazione eterogenea

L’industria svizzera dei videogiochi è caratterizzata da studi indipendenti che adottano approcci diversi nello sviluppo di questo tipo di media proponendo una gamma molto varia di temi e soluzioni grafiche. Questa diversità si riscontra anche tra gli sviluppatori svizzeri, che provengono da diversi ambiti e percorsi formativi. Si tratta inoltre di una professione con una sempre maggiore presenza di donne: quest’anno più della metà della delegazione svizzera presente alla GDC è composta da studi che impiegano in egual misura donne e uomini o sono guidati da donne. Nel 2017, secondo il portale Statista, la quota di donne attive in questo campo a livello internazionale era solo del 21%. Lo studio 5am Games è composto invece interamente da donne: dopo aver studiato insieme alla ZHdK, Aleksandra Iakusheva, Martina Hotz d Selina Capol hanno sviluppato il videogioco «Letters – a Written Adventure», che propone un approccio ludico alle parole facendo «navigare» i giocatori all’interno di uno scambio di lettere tra due amiche. Alcune settimane prima dell’inaugurazione della GDC 2019, il loro gioco ha ottenuto una «menzione d’onore» al concorso GDC Best in Play, che premia i migliori giochi indipendenti presenti alla conferenza. La delegazione svizzera si è quindi già distinta prima di arrivare a San Francisco: anche altri due «SwissGames» («Morphies Law» e «Mundaun») hanno ricevuto questo prestigioso riconoscimento, mentre lo studio losannese OZWE è nella rosa finale dell’International Mobile Gaming Award.

SwissGames Pavilion at GDC 2019 - Photo Perrine Huber
SwissGames Pavilion at GDC 2019 - Photo Perrine Huber

#Swisstech al servizio dei videogiochi

La GDC rappresenta anche un mercato per tutti gli strumenti legati allo sviluppo di giochi, nel quale la #Swisstech può fare la differenza proponendo soluzioni innovative. Tre startup della delegazione SwissGames presentano i loro nuovi prodotti alla GDC: Moka studio, che – con il contributo di alcuni ricercatori del PFL – ha sviluppato un software per realizzare rapidamente animazioni in 3D, vrbn, che crea interi spazi urbani in 3D, e Sensoryx, che presenta il primo guanto autonomo per la VR/AR con un posizionamento 3D completamente integrato. 

© FDFA
© FDFA

 

Elenco degli studi che fanno parte della delegazione SwissGames alla GDC: